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Mercati Energetici e OPEC: prospettive Future e sfida fra Petrolio e il Gas Liquido LNG

Gas liquido e petrolio dominano la scena dei mercati energetici, sostenuti da una crescente domanda globale e dalle strategie OPEC. Chevron, Devon ed EOG offrono opportunità interessanti tra analisi tecnica e fondamentale. I prezzi restano volatili, influenzati da dati macro e decisioni geopolitiche, con l’attenzione rivolta all’evoluzione della transizione energetica.

Questa settimana i mercati finanziari internazionali si presentano in una fase di incertezza, sospinti da dati macroeconomici contrastanti e dall’attesa di importanti scadenze sul calendario economico. Il recente rilascio dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti ha messo in evidenza una situazione ancora fluida, mentre in Europa l’attenzione è focalizzata sull’aggiornamento dei PMI (Purchasing Managers’ Index) e sulle prossime decisioni della BCE in materia di tassi di interesse. In Asia, invece, i riflettori rimangono puntati sulla ripresa post-pandemica della Cina, con segnali positivi ma non esenti da rallentamenti in alcuni settori chiave come l’esportazione tecnologica.

Sul fronte energetico, la volatilità dei prezzi si fa sentire in modo particolare, complice l’incertezza geopolitica e l’andamento delle politiche OPEC. Il petrolio, insieme al gas naturale liquefatto (LNG), mostra andamenti altalenanti che rispecchiano l’attenzione degli investitori sulle prospettive di ripresa economica e sulle possibili oscillazioni della domanda. In questo scenario, i titoli azionari legati al gas liquido e, più in generale, al comparto energia, stanno vivendo un momento di grande interesse sia dal punto di vista dell’analisi fondamentale, sia da quello dell’analisi tecnica.

Di seguito, un’analisi specifica di alcune società particolarmente esposte al settore del gas liquido: Chevron (CVX), Devon Energy (DVN) ed EOG Resources (EOG). Approfondiremo anche il contesto del mercato petrolifero, con uno sguardo all’influenza dell’OPEC sull’equilibrio dell’offerta globale.

ANALISI DEI TITOLI AZIONARI: CHEVRON (CVX), DEVON (DVN), EOG (EOG)

  • Chevron (CVX)
    Chevron è uno dei colossi dell’industria petrolifera e del gas. Negli ultimi anni, l’azienda ha investito in progetti di esplorazione e produzione di gas naturale liquefatto, puntando a diversificare il proprio portafoglio energetico.

    • Analisi Fondamentale: I bilanci di Chevron evidenziano una buona stabilità patrimoniale, grazie alla generazione di flussi di cassa consistenti e a una storica disciplina nella gestione dei costi. La politica di dividendi è solida e, in periodi di volatilità, il titolo spesso funge da “porto sicuro” per gli investitori interessati al settore energetico.
    • Analisi Tecnica: Dopo aver subito un lieve calo a causa della recente incertezza sui mercati, CVX mostra segnali di ripresa. Livelli di supporto importanti si aggirano intorno alla zona 150-155 USD, mentre la resistenza maggiore si pone verso i 170 USD. Un superamento di quest’ultima potrebbe favorire ulteriori rialzi, soprattutto in caso di miglioramento del sentiment globale sull’energia.
  • Devon Energy (DVN)
    Devon Energy è una società statunitense che produce petrolio e gas naturale, con un focus crescente sul gas liquido. Le operazioni si concentrano prevalentemente in Nord America, con un’attenzione particolare all’efficienza estrattiva e all’innovazione tecnologica nelle attività di upstream.

    • Analisi Fondamentale: La società ha riportato risultati finanziari recentemente in linea con le aspettative del mercato, beneficiando di una strategia che punta a massimizzare i profitti anche in contesti di prezzi volatili. È considerata una mid-cap relativamente solida, grazie a un debito contenuto e a una struttura di costi competitiva.
    • Analisi Tecnica: Il titolo DVN ha avuto un rally significativo a inizio anno, seguito da un consolidamento. Le medie mobili di medio periodo indicano un possibile ritorno degli acquirenti sui livelli di prezzo intorno ai 50-52 USD. In caso di break out sopra i 55 USD, l’azione potrebbe spingersi in area 60 USD, sostenuta da volumi in crescita.
  • EOG Resources (EOG)
    EOG Resources è una delle principali compagnie americane impegnate nell’esplorazione e produzione di petrolio e gas, inclusi progetti di LNG. La società spicca per la sua capacità di adattamento e per i continui sforzi in R&S volti a migliorare l’estrazione e la distribuzione.

    • Analisi Fondamentale: Negli ultimi trimestri, EOG ha registrato utili in espansione, sostenuti dal prezzo relativamente alto del petrolio e dall’aumento della domanda di gas liquido. Il management ha più volte ribadito l’importanza della riduzione dei costi, ottenendo una struttura finanziaria solida.
    • Analisi Tecnica: Il titolo ha mostrato una tendenza rialzista di lungo periodo, intervallata da momenti di presa di beneficio. Un’area di supporto cruciale si colloca tra i 110 e i 115 USD, mentre la resistenza principale veleggia attorno ai 125 USD. Il superamento di quest’ultima potrebbe fungere da catalizzatore di un nuovo impulso rialzista.
Nel primo grafico (che si consiglia di costruire selezionando un paniere di aziende LNG, inclusa la quotazione di CVX, DVN, EOG), si può evidenziare come la performance del settore gas liquido abbia complessivamente registrato risultati mediamente superiori rispetto all’S&P 500 nell’ultimo semestre. Mentre l’S&P 500 ha subito fluttuazioni a causa di incertezze macroeconomiche, il comparto energetico – e in particolare il gas naturale liquefatto – ha beneficiato sia della crescente domanda in Asia, sia di strategie di stoccaggio più competitive negli Stati Uniti.
 
Il secondo grafico mostra un confronto tra l’andamento delle principali compagnie petrolifere (ExxonMobil, Chevron, BP, EOG, Devon) e l’S&P 500. Storicamente, il settore petrolifero tende a sovraperformare l’indice di riferimento in fase di espansione economica, per poi ritrovarsi penalizzato quando gli investitori si spostano verso settori considerati più “growth” o in momenti di tensione sui tassi di interesse. In questa finestra temporale, però, la domanda di energia e la ridotta produzione in alcuni scenari hanno favorito una spinta positiva sui prezzi azionari delle grandi major energetiche. Tuttavia, eventi geopolitici e decisioni OPEC restano fattori determinanti per l’andamento futuro.

Questo terzo grafico mette in parallelo tre asset spesso osservati come termometri della fiducia e delle aspettative economiche: l’oro, il gas liquido e il petrolio.

  • L’oro tradizionalmente è un bene rifugio: tende a salire nei momenti di alta incertezza e tensione geopolitica.
  • Il gas liquido (LNG) è diventato sempre più strategico, grazie ai costi relativamente contenuti e alla minor impronta ambientale rispetto al carbone o al petrolio.
  • Il petrolio, infine, rimane un indicatore chiave per il costo dell’energia a livello globale, ma è soggetto a cicli e decisioni politiche (come quelle OPEC) che possono influenzarne il prezzo in modo repentino.

Nell’ultimo periodo, l’oro ha visto movimenti laterali, riflettendo un mercato in bilico tra rischio e opportunità. Il gas liquido, invece, ha mostrato maggiore stabilità, sostenuto da contratti di fornitura a lungo termine e partnership internazionali. Il petrolio ha vissuto fasi di volatilità, strettamente correlate alle prospettive di offerta e domanda globali e agli accordi OPEC sul taglio o l’aumento della produzione.

 

LA SITUAZIONE DEL PETROLIO E IL RUOLO DELL’OPEC

Dal punto di vista macroeconomico, il petrolio continua a fungere da barometro dell’economia globale. La domanda dei paesi emergenti, in particolare di Cina e India, rimane sostenuta, anche se il ritmo di crescita ha rallentato leggermente rispetto agli anni passati. La produzione nordamericana di shale oil e gas, inclusa quella di molte aziende con interessi nel gas liquido, influenza la dinamica dei prezzi, portando una concorrenza sempre più agguerrita sul mercato internazionale.

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L’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) riveste un ruolo di primo piano nell’orientare le quotazioni petrolifere. Con decisioni spesso inattese, il cartello può annunciare tagli produttivi finalizzati a sostenere i prezzi o, al contrario, aumentare l’output per contrastare la concorrenza di produttori extra-OPEC. Attualmente, le strategie OPEC paiono volte a mantenere i prezzi in una fascia medio-alta, così da equilibrare gli interessi dei paesi membri che necessitano di entrate fiscali stabili.

Sul breve termine, eventuali tensioni geopolitiche potrebbero condizionare la domanda di petrolio, mentre sul medio-lungo termine la crescita dei veicoli elettrici e l’adozione di politiche green continueranno a modificare la “mappa” energetica. Per questo motivo, molte grandi compagnie (inclusa Chevron) stanno diversificando la propria offerta, investendo in gas naturale liquefatto e in progetti a basso impatto ambientale.

PROSSIMI EVENTI DEL CALENDARIO ECONOMICO

Nelle prossime settimane, gli investitori guarderanno con attenzione a:

  • La riunione della Federal Reserve (FOMC) sul percorso dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
  • I dati sul mercato del lavoro statunitense (Non-Farm Payrolls), sempre decisivi per comprendere la solidità dell’economia.
  • Gli aggiornamenti sul PMI europeo, utili per valutare la tenuta del settore manifatturiero e dei servizi.
  • Le dichiarazioni dei vertici OPEC in merito a possibili aggiustamenti nella produzione di petrolio.

5 AZIENDE CON RILASCIO UTILI DA TENERE D’OCCHIO IN SETTIMANA

Sebbene il focus principale di questo articolo sia sul gas liquido e sul petrolio, vale la pena segnalare cinque società che, secondo gli analisti, potrebbero offrire interessanti spunti di mercato in occasione dei loro prossimi report trimestrali:

  1. ExxonMobil (XOM) – Tra i leader globali dell’oil&gas.
  2. TotalEnergies (TTE) – Compagnia europea con forte presenza nelle rinnovabili.
  3. Occidental Petroleum (OXY) – Nota per le sue operazioni in Nord America.
  4. ConocoPhillips (COP) – Specializzata in shale oil e gas naturale.
  5. BP (BP) – Multinazionale che si sta riconvertendo in chiave green.

Il gas liquido rappresenta un segmento cruciale del panorama energetico attuale

Il gas liquido rappresenta un segmento cruciale del panorama energetico attuale, sia per le prospettive di crescita sia per la sua relativamente bassa impronta ambientale rispetto ad altre fonti fossili. Le società come Chevron, Devon ed EOG, forti di strutture finanziarie solide e strategie improntate all’innovazione, potrebbero continuare a godere dell’interesse degli investitori, specialmente se la domanda globale di LNG manterrà il passo.

Parallelamente, il petrolio rimane determinante per l’andamento dei mercati, con le decisioni OPEC a fungere da ago della bilancia. Nell’immediato futuro, l’evoluzione dei prezzi energetici sarà influenzata dall’equilibrio tra domanda globale e possibili restrizioni sull’offerta, nonché dalla direzione dei tassi di interesse. Investire in questo comparto richiede un costante monitoraggio dell’ambiente macro e delle strategie industriali delle società coinvolte.

La sensazione generale è che la transizione energetica stia modificando gli equilibri di lungo periodo, ma, nel breve termine, petrolio e gas liquido continueranno a giocare un ruolo cardine nei portafogli degli investitori e nella produzione energetica mondiale.

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